“le lacrime di un bambino portano a passeggio l’elefante…”

Una poesia si solleva, il pianto di un bambino porta a spasso un piccolo elefante…
Da piccolo amavo andare allo zoo, a vedere gli animali, sopratutto quelli esotici, in particolare gli elefanti, grossi e gentili, che si avvicinavano per prenderti la nocciolina dalle mani.

Gli elefanti hanno sempre, per loro natura, lo sguardo triste, malinconico, forse è per questo che li amo, perchè sono malinconici come lo sono io…Il pianto di un bambino diventa una linea immaginaria, un segno grafico che lega un piccolo pachiderma, come un cagnetto domestico, al guinzaglio… ho sempre immaginato, sognato di portare a passeggio un’elefante…

“le lacrime di un bambino portano a passeggio l’elefante…” 2013. Grafite, penna biro e carbone su carta, cm 21×29,7.

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